Non tutti i grassi vengono per nuocere: un buon apporto di Omega 3 ci può mettere al riparo da molte malattie. Ecco perché l’olio EVO è nostro alleato
Che l’olio extravergine d’oliva faccia bene alla salute l’abbiamo scritto spesso, ad esempio in questo articolo “Olio extravergine di oliva: i benefici per la salute e nella cosmesi”. Vale la pena di soffermarsi sulla presenza nell’olio d’oliva di Omega 3 (ω3).
Gli Omega 3 sono grassi polinsaturi essenziali per la nostra salute e per il benessere del nostro corpo.
Il nostro organismo però non riesce a sintetizzare in autonomia gli Omega 3, dunque dobbiamo assumerli attraverso alimenti ricchi di questi acidi grassi: il problema è che si rischia sempre di assumerne troppo pochi e quindi bisogna stare attenti a gestire bene la propria alimentazione.
Vale la pena ribadire che davanti alle parole grassi polinsaturi o acidi grassi non bisogna inorridire: i grassi, se ‘buoni’, sono necessari alla nostra sopravvivenza, anche se apportano calorie. L’importante è avere una dieta equilibrata e che integra tutti gli elementi di cui il nostro organismo ha bisogno.
I grassi hanno diverse funzioni: costituiscono una fonte di energie per il nostro organismo, favoriscono l’isolamento termico, contribuiscono a trasportare vitamine liposolubili.
Quali Omega contiene l’olio di oliva?
L’olio extravergine d’oliva è un alimento ricco di acidi grassi, in particolare contiene Omega 3 e Omega 6. Questi due elementi devono assolutamente essere bilanciati: nella nostra dieta tendiamo ad assumere molto Omega 6 e poco Omega 3. Questo sbilanciamento può provocare una serie di rischi per la salute come infiammazioni, problemi cardiovascolari e l’aggravarsi di malattie autoimmuni.
Fortunatamente l’olio extravergine d’oliva ha un rapporto tra Omega 3 e Omega 6 di 1 a 9, ossia perfettamente nei parametri consigliati.
Insomma la presenza nell’olio d’oliva di Omega 3 è sufficiente, anche tenendo conto di Omega 6 contenuti.
Quali sono i benefici degli Omega 3?
Sembra che un apporto scarso di Omega 3 e il suo mancato bilanciamento influisca sullo sviluppo di moltissime patologie, basti pensare che gli Omega 3 sono stati definiti ‘grassi buoni’.
Un buon apporto di Omega 3 ha diversi vantaggi perché in maniera diretta o indiretta influisce su: colesterolo, diminuendo quello ‘cattivo’ e favorendo quello ‘buono’; pressione sanguigna, riducendo quella arteriosa; benessere di mamma e sviluppo del bambino, durante la gravidanza e l’allattamento.
Quanti grassi ha l’olio extravergine di oliva?
L’Istituto superiore di sanità in un articolo dedicato proprio all’olio extravergine d’oliva ci spiega come è composto questo prezioso alimento.
- dal 63 all’83% è composto da acidi grassi monoinsaturi, specialmente Acido Oleico
- da acidi grassi saturi: questi sono ripartiti in 7-17% di Acido Palmitico e 1,5-4% Acido Stearico
- da acidi polinsaturi, di cui circa il 13% di Acido Linoleico e circa l’1% di Acido Linolenico
Bisogna tenere conto che tra i grassi usati per cucinare l’olio extravergine d’oliva è il migliore dal punto di vista nutrizionale proprio grazie alla sua composizione.
Perché preferire l’olio extravergine d’oliva?
Intanto bisogna specificare che nell’olio d’oliva l’Omega 3 non si deteriora se ci sono determinate condizioni. Intanto l’olio d’oliva deve essere extravergine, questo perché le olive sono fresche, lavorate subito dopo la raccolta, non devono essere aggiunte altre sostanze. Inoltre l’olio deve essere protetto dall’ossigeno e dalla troppa luce, motivo per cui orci e lattine sono la soluzione migliore per conservarli dopo la produzione.
Inoltre è fondamentale che l’olio d’oliva venga pressato a freddo, perché il calore oltre a danneggiare le qualità organolettiche dell’olio provocano il deperimento delle sostanze nutritive dell’olio d’oliva, come l’Omega 3, appunto.
Certo l’Omega 3 è presente anche in altri alimenti, come alcuni tipi di pesce (aringhe, salmone, sgombri) e in alcuni semi come ad esempio i semi di lino.
Ma vista la carenza di Omega 3 nella nostra dieta, l’uso dell’olio extravergine d’oliva sia per cucinare, sia come condimento a crudo è utile a supportare la carenza di un elemento così essenziale alla nostra sopravvivenza. Questo ci evita di dover prendere integratori appositi (che comunque vanno assunti sempre sotto controllo medico), ma di sopperire alla carenza di Omega 3 con un’alimentazione adeguata.
Naturalmente se si usa l’olio extravergine d’oliva per cucinare bisogna stare molto attenti a non scaldarlo troppo e troppo a lungo, perché questo può provocare una perdita totale delle qualità benefiche dell’olio e addirittura diventare dannoso per la salute.
I motivi per usare l’olio extravergine d’oliva fatto ad arte come abbiamo sempre fatto al Frantoio Muraglia non sono dunque solo una questione di naso e palato: è una questione di salute.
La qualità delle nostre olive pugliesi, la raccolta scrupolosa dei frutti, la lavorazione che avviene subito dopo la raccolta e rigorosamente a freddo, l’utilizzo di tecnologie moderne e sicure, non solo rispettano il frutto e contribuiscono ad un prodotto finale d’eccellenza. Garantiscono anche che le proprietà nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva non si corrompano né nella produzione né nella conservazione.
Nel nostro olio d’oliva gli Omega 3 non si deteriorano perché l’obiettivo è fare un prodotto sano e di qualità. Se vuoi saperne di più qui trovi tutto sul nostro olio.