Wolfgang Goethe scrisse: «Per il proprio cameriere, si dice, non c’è eroe che tenga. Questo dipende unicamente dal fatto che l’eroe può essere riconosciuto solo dall’eroe. Il cameriere probabilmente saprà apprezzare i propri simili».
Come per il celebre drammaturgo tedesco, anche nel pensiero dell’associazione “Noi di sala” l’immagine del cameriere è un qualcosa che va oltre il semplice servitore pronto a destreggiarsi tra i tavoli di un ristorante. Questa concezione rivive pienamente nell’omonima guida “Noi di sala” presentata lunedì 7 ottobre a Roma nelle innovative sale dello spazio congressuale “Nazionale Spazio Eventi”.
Anche noi di Frantoio Muraglia abbiamo partecipato apportando all’evento la nostra solita passione per l’olio extravergine di oliva e per il mangiare sano. Sarebbe riduttivo parlare di una semplice spremuta di olive. Ogni filo d’oro verde che si posa su un buon piatto dà vita ad un incontro di sapori, di profumi, ma soprattutto di storie da raccontare. In un tale contesto è indispensabile che camerieri, cuochi e tutto il personale di un ristorante siano degli abili narratori.
Non una semplice presentazione
L’evento del 7 ottobre non è stata una semplice presentazione, ma molto di più. Il congresso oltre a svelare la prima guida “Noi di Sala” è stato una giornata formativa ed informativa dedicata ai temi della professionalità, dell’accoglienza e del lavoro di squadra. Hanno preso parte all’evento i principali protagonisti del settore e tanti partner dell’associazione, tra cui ovviamente anche noi di Frantoio Muraglia.
Il tutto si è sviluppato come se fosse un incontro tra amici. I partecipanti hanno avuto l’occasione di conoscere da vicino attraverso gli “incontri al pass” i temi e le tante persone che quotidianamente si dedicano con tutta la loro passione al mondo della ristorazione. La scelta del nome non è stata per nulla causale. Per chi non lo sapesse il pass è il crocevia di ogni ristorante: il luogo dove i cuochi lasciano i piatti in uscita, ed i camerieri li raccolgono per servirli ai tavoli. È un momento fondamentale negli ingranaggi di ogni locale . Qui la comunicazione tra personale di sala e di cucina garantirà l’efficienza del servizio.
Agli “incontri al pass” ha preso parte anche il nostro managing director Savino Muraglia, raccontando il lavoro che si cela dietro ad ogni nostra bottiglia di olio extravergine di oliva, e sottolineando l’importanza di conoscere ogni suo aspetto anche per poterlo abbinare nella maniera corretta.
La prima guida “Noi di sala”
All’interno della guida “Noi di Sala” troverete oltre duecento indicazioni tra ristoranti “fine dining” e grandi osterie. L’obiettivo della guida è proprio quello di raccontare l’ ospitalità al di là del contesto. Non aspettatevi perciò la classica lista di ristoranti con punteggi e classifica.
Quello che emergerà da ogni recensione è la passione e la professionalità di chi si muove all’interno della sala. Saranno brevi storie di persone che hanno fatto dell’accoglienza e del servizio dell’ospite la propria mission.
La guida edita da Giunti è stata fortemente voluta dall’associazione “Noi di Sala”, la quale dal 2012 opera con lo scopo di formare, motivare e diventare il punto di riferimento per il personale di sala. Per raggiungere questo importante, ma difficile obiettivo, nel corso degli anni si è avvalsa della collaborazione dei migliori sommelier e maitre italiani.
La raccolta “Noi di Sala” non vuole esprimere giudizi, ma valorizzare il lavoro del cameriere. Si caratterizza come una sorta di crociata contro l’opinione comune nei confronti di questa professione troppo spesso screditata.
Il lavoro di sala non è un semplice impiego temporaneo per un giovane, ma può rivelarsi un trampolino di lancio verso la costruzione di una solida carriera nel mondo della ristorazione. Ecco perché ogni scheda della guida tiene fortemente in considerazione il carisma delle personalità presenti in ogni locale: maitre, restaurant manager, sommelier e così via. Il lettore rimane affascinato da un racconto condito da aneddoti che lo stimoleranno a segnare proprio quel luogo sulla sua agenda.
La particolarità della guida è data dalla voglia di raccontare quel microcosmo che si genera all’interno di ogni ristorante o osteria. Tante storie che ruotano intorno al servizio, alla cucina e a tutte quelle anime così perfettamente in simbiosi da offrire un servizio unico ad ogni commensale.
“Noi di Sala” offre al lettore una prospettiva alternativa. Tra le migliaia di guide sugli scaffali delle librerie tutte incentrate sul ruolo della cucina e del valore dei piatti proposti, la guida “Noi di sala” rappresenta un unicum nel suo genere volendo dedicare la propria attenzione all’arte di servire l’ospite.
Un “incontro al pass” con il nostro Savino Muraglia
Come già ricordato, anche Savino Muraglia è stato una presenza attiva dell’evento del 7 ottobre. Il momento di dibattito tenuto durante uno dei tanti “incontri al pass” era intitolato: “La Valorizzazione del prodotto Olio in sala: dove si colloca la scelta? Come viene effettuato il servizio? Dagli abbinamenti, all’innovazione nel campo del marketing e della comunicazione per l’utilizzo e il consumo.”
Seduti al suo fianco durante la conferenza anche Nicola di Noia, Responsabile Nazionale Olio Coldiretti, Marco Amato, Direttore di sala del Ristorante Imago dell’Hotel Hassler di Roma e Antonello Magistà titolare e sommelier del Pashà di Conversano.
Insieme a tutti loro, Savino ha permesso al pubblico presente di compiere un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’olio extravergine di oliva di qualità. Le caratteristiche del prodotto sono certamente un tratto fondamentale per un olio, ma devono essere sostenute da tanti altri fattori.
Tra questi certamente anche il servizio tanto caro all’associazione “Noi di Sala”. Il cameriere non può limitare il suo lavoro al semplice servizio al tavolo, ma deve essere in grado di conoscere i piatti presenti nel menù, e saper consigliare l’accompagnamento adatto.
Noi di Frantoio Muraglia sappiamo bene quanto un ottimo olio extravergine di oliva possa esaltare al massimo i sapori del piatto. Lo stesso compito spetterà al cameriere, il quale dovrà conoscere la derivazione delle olive, l’intensità del gusto e tutte quelle caratteristiche che contraddistinguono un olio eccellente.
Mangiare bene è un arte. Così, il cameriere dovrebbe diventare il miglior accompagnatore di un viaggio tra sapori, cultura e tant’altro.